UNDER THE SKIN

Un film da non vedere e non facilmente dimenticabile. Forse si continua a vedere nell’attesa che una trama si compia. Oppure per l’ottima fotografia, che è in realtà l’unica cosa migliore del film. Ma i dialoghi sono banalissimi, degni di un bambino di 8 anni alla sua prima sceneggiatura, sarà perché anche i personaggi sono inconsistenti, non hanno altro scopo di quello di riempire il vuoto abissale del film, sarà perché  nulla viene spiegato. Non che un film debba spiegare necessariamente tutto, ma se devo leggere il libro corrispondente al quale è ispirato per capire anche solo un minimo la trama, allora non ha motivo di esistere. Forse se considerato come un’accozzaglia di scene, allora potrebbe essere valutato benissimo. Ma non c’è alcuna coesione nella trama, se non una certa ripetizione che è, a dir poco stufante. Ma un film, anche solo mediocre, va considerato per una sintesi tra una trama, fatta di una storia e di personaggi che dialogano e si scontrano tra di loro.

Nel tentativo di eliminare tutti quelli che sono i canoni principali di trama e intreccio, ovvero l’esistenza di un personaggio/i ostacolato/frustrato e di un processo che poterà alla sua risoluzione (o perché no anche al suo fallimento) , si è eliminato il significato stesso del film.

Peccato perché Scarlett Johansson ce la mette tutta nel dare spessore a un personaggio che è privo di ogni emozione. Ma se non si bilancia con un corrispettivo, che sia una trama forte e avvincente o un antagonista struggente, non saprei proprio come potrebbe essere coinvolto un qualsiasi spettatore.

Mah!